villa fresia e i tortorelli
giovedì 3 dicembre 2009
lunedì 16 novembre 2009
percorso del Parravicini e ancora un ricordo di Tas: quando gli facevi visita a casa sopra lo storico bar dell' Agip , ove incontravi gli amici del CSE, dovevi battere le persiane a lungo, poichè essendo sordo e con la televisione alta non sentiva, ma poi quando ti apriva non ti lasciava piu' andar via ,dopo aver anche bevuto con lui, anche se non sembra vero, ottimo Verduzzo.
TROFEO PARRAVICINI, grandi affermazioni del Tas sci alpinista 8 vittorie 6 consecutive. Storica la prima edizione vinta da Angelo Casari ,conosciuto alle gare Ana di fondo negli anni 70. Casari era stato scelto dal capitano Sora, con gli alpini Giulio Guedoz di Pre S.Didier e Mario Derriard di Dolonne, obbligatorio il bianco quando veniva in banca a Courmayeur, per la spedizione del gen. Nobile al Polo ; parteciparono alla ricerca dei dispersi del dirigibile Italia. Ma come non ricordare anche le eroiche discese dal Toula e le sfide con Canonico: c'era una specie di competizione a chi ne faceva di più. Indimenticabile il ricordo di una discesa con Tasotti, Troyer, Stuffer con neve primaverile fino al Traforo del Monte Bianco con neve trasformata primaverile, si curvava con il movimento delle orecchie e per parlare ancora di alpinismo si dice di una salita alla nord della Tour Ronde con gli scarponi da sci in solitaria dopo un allenamento e come non ricordare il tentativo alla nord del Cervino con Bonatti e Panei. Avevo incontrato al museo della Montagna di Torino Cassarà , il quale sosteneva che Bonatti si serviva sovente di compagni per sfruttarli, io replicai con quello che mi aveva raccontato Tassotti, cioè che di solito andavano avanti Tas e Panei tranne che qualche passaggio delicato ove il Walter stava magari fermo anche mezz'ora prima di muoversi, ma alla sera era lui che piantava la tenda , preparava il te e li metteva nei sacchi e comunque la ritirata fu organizzata solo da Bonatti, che per quanto possibile assicuro' sempre i due. In un lettera raccontai il fatto e Tas mi rispose da Tavagnacco, affermando la solidarietà di Bonatti e fatti noti che per il secondo tentativo sia lui che Panei avevano impegni inderogabili. Inviai l'originale a Cassarà e commisi l'errore di non fare copia, era una bella testimonianza. Ricordo ancora che Bonatti al funerale di Cosimo Zappelli davanti alla chiesa abbraccio' solo una persona il Tas
Tassotti Alberto detto PIERI , soprannome proveniente da Paluzza, ove aveva cominciato a fare sport con corse in montagna. Nei lunghi pomeriggi trascorsi all'ombra delle cabine sulla spiaggia di Sabaudia mi ha raccontato a puntate la storia della sua vita; correva a piedi con Di Cilia e Gaetano di Centa padre di Manuela e di Giorgio, diceva sempre che sul ripido è meglio camminare che non sforzarsi di correre.Restano famosi i suoi detti, il fondista si vede in salita, si eliminano da soli, tira di più...........che cento cavalli.In Val Ferret nel 1976 ,arrivava a volte con due sci di tipo diverso, diceva :Dio Santo, sono vecchio, le fibre muscolari non reagiscono più(aveva solo 58 anni) e a Sabaudia correva in pineta,sempre in testa al gruppo dei discendisti e guai a superarlo. Al Plan Gorret di Courmayeur,correva sugli aghi di pino e aveva scoperto il sentiero dei Friulani con il ten. Unfer ora generale, da La Vacherie a Morgex. A Udine ove è stata scattata la fotografia da Valentino Stella, con il suo comandante Blua, Troyer, Serafini, Stuffer, G.F.Stella e il sottoscritto frequentava il vicino campo di atletica per continuare a stare in contatto con lo sport e diveva ancora , stringendo la mano : il nostro cuore di atleta ce l'hanno spremuto cosi'.
mar.ALBERTO TASSOTTI
Albero Tassotti classe 1918 ci ha lasciati il 28.6.2008 era nato nei primi giorni di giugno dell'anno 1918, ultimamente viveva in una casa di riposo a Gemona e poi stato sepolto a Tavagnacco vicino a Udine.Ha formato atleti e maestri di sci al Centro Sportivo di Courmayeur. Atleta multiforme ha partecipato alle olimpiadi di S.Moritz nel 1948 classificandosi 50° nella 18 km. 1.28.26 54° Perruchon Vincenzo 1.28.50 e alpinista di valore ,sempre generoso.Nel 1961 con Gigi Panei vanno in perlusrazione al bivacco de la Fourche, la signora Gallieni era preoccupata pochè non si avavano notizie di Bonatti,Oggioni e Gallieni. Panei apre il libro del rifugio e trova una scritta a matita di Bonatti :meta il pilone Centrale del Freney con i francesi, poi durante la tragedia Tassotti sale alla capanna Gamba ove è trattenuto a stento, poichè vuole andare incontro ai superstiti.In un altra occasione il 30 dicembre sale al rifugio Gonella conGobbi,F.Thomasset,Ulisse Brunod,A.Truchet E.Bron, per portare aiuto a Bonatti e Gheser,erano già avanti Panei,Viotto,Gex e Pennard, il dr.Pino Formento attendeva in fondo alla morena del Miage.
domenica 15 novembre 2009
Nell'anno olimpico un souvenir di Marco Albarello e un aneddoto: con Marco avevamo trasportato il gatto battipista Kassbhorer con parcheggio dietro le vecchie dogane e nascosto.Nel contempo i francesi di Gal da La Rosiere, avevano lasciato un mezzo battipista identico in evidenza davanti all'Ospizio. Il giorno seguente Mauro Bognier era salito per tracciare la pista e aveva puntato verso il gatto battipista francese. Dopo diversi tentativi di aprire le porte del mezzo con le chiavi in suo possesso, torno' disperato e sconsolato a La Thuile ove gli fu spiegato l'equivoco.
nell'anno olimpico un souvenir di Marco Albarello, con un aneddoto: un anno avevamo trasportato il battipista Kassbhorer , parcheggiandolo dietro uno dei vecchi fabbricati al Piccolo S. Bernardo. Nello stesso giorno i francesi di Roberto Gal , provenienti da La Rosiere ,avevano lasciato un gatto battipista identico al nostro in evidenza nei pressi dell'Ospizio. Mauro Bognier era salito da La Thuile per tracciare la pista e si era avviato verso il gatto dei francesi, cercando inutilmente di aprire la porta con la chiave in suo possesso. Disperato e sconsolato torno' a La Thuile ove gli fu spiegato l'equivoco.
Quando STEFANIA BELMONDO veniva al PICCOLO
giovedì 12 novembre 2009
mercoledì 11 novembre 2009
domenica 1 novembre 2009
il 19 marzo 1919 a S.Pelagio Palli sale a bordo di un S.V.A. e per precedere Jules Védrines parte verso ovest per anticipare il periplo Parigi-Roma-Parigi in meno di 12 ore con un altro aereo pilotato da Ferrarin, che pero' rientra per il cattivo tempo.Palli fortunosamente centra il colle della Galisia e entra in Val d'Isere.Il Mont Pourri si erge con i suoi 3.778 mt.Lo SVA appesantito dalla neve non riesce a salire oltr 3.500 metri.L'aereo devia verso Tignes, poi verso Sainte Foy,tenta un atterraggio di fortuna ,lo S.V.A. solca la crosta ghiacciata, rasenta un seracco e si ferma.Non sa dove si trova e non si riesce a mettere in moto l'aereo.Al termine del giorno sfinito si addormenta,sulla cabina dell'aereo la scritta Vienna 9 agosto 1918.Bisogna lasciare l'aereo , nella sua giacca di pelliccia,con un paio di mocassini, con la febbre e affamato all'età di 24 anni si dirige verso pendii ghiacciati, con una mano gelata, avendo perso un guanto. Quante ore di discesa sei, sette,Poi una caduta di parecchi metri che segna la sua fine; si frattura il bacino e si trascina strisicando fino alla riva sinistra dell'Isere all'altezza della località Les Pignetes.Il corpo di Palli viene ritrovato da Sylain Sylvoz, un anziano del 62° BCA ,ancora tiepido, di fronte allo sconosciuto si tolse il berretto.La salma vene portata nella Cappella di La Thuile e poi al cimitero di Bourg S.Maurice.La notizia giunse a Torino, Parigi e Chambery.I funerali del cap. Palli a Chambery radunarono tremila persone.A ricordo sulla R.N. è stato posato un cippo
NATALE PALLI
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